La sentenza n. 38464 del 23 giugno 2023, depositata il 21 settembre dello stesso anno, offre spunti rilevanti per la comprensione della definizione di "lavoratore" nel contesto della normativa italiana sulla sicurezza sul lavoro. Con un focus particolare sul decreto legislativo n. 81 del 2008, la Corte ha stabilito chiaramente che la nozione di lavoratore si estende oltre i confini tradizionali, per includere anche coloro che, pur non formalmente assunti, svolgono mansioni tipiche dell'impresa.
Secondo la sentenza, la definizione di "lavoratore" di cui all'art. 2, comma 1, lett. a), d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81, richiede lo svolgimento dell'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione del datore di lavoro, indipendentemente dalla tipologia contrattuale. Questo implica un riconoscimento più ampio rispetto a quanto previsto da normative precedenti.
Rapporto di lavoro - Nozione - Conseguenze - Fattispecie. La definizione di "lavoratore" di cui all'art. 2, comma 1, lett. a), d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81, richiede lo svolgimento dell'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione del datore di lavoro, indipendentemente dalla tipologia contrattuale ed è più ampia di quella prevista dall'art. 3 d.P.R. 27 aprile 1955, n. 547, che si riferiva, invece, al "lavoratore subordinato" e alla "persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro" (art. 2, comma 1, lett. a), d.lgs. 19 settembre 1994, n. 626), sicchè, ai fini dell'applicazione delle norme incriminatrici previste nel citato d.lgs. n. 81 del 2008, rileva l'oggettivo espletamento di mansioni tipiche dell'impresa, anche eventualmente a titolo di favore, nel luogo deputato e su richiesta dell'imprenditore. (Fattispecie relativa a infortunio sul luogo di lavoro causato dall'imprudente avviamento del motore di un veicolo da parte di un lavoratore, che, pur non risultando formalmente assunto, era addetto in modo stabile e abituale all'espletamento di mansioni tipiche dell'impresa).
La sentenza in questione ha rilevanza particolare nel contesto della responsabilità per infortuni sul lavoro. Infatti, il caso analizzato riguardava un infortunio provocato dall'imprudente avviamento del motore di un veicolo da parte di un lavoratore che, sebbene non formalmente assunto, svolgeva compiti stabilmente nell'ambito dell'organizzazione. Ciò porta a una riflessione necessaria sulle responsabilità del datore di lavoro e sull'importanza di garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti, anche per chi non ha un contratto ufficiale.
La sentenza n. 38464 del 2023 rappresenta un passo significativo verso un'interpretazione più inclusiva e protettiva della figura del lavoratore, ampliando le responsabilità del datore di lavoro in merito alla sicurezza sul lavoro. È essenziale che le aziende prendano atto di queste implicazioni e adottino misure preventive adeguate per garantire la sicurezza di tutti coloro che operano all'interno della loro organizzazione, indipendentemente dalla forma contrattuale.