Estradizione Processuale e Requisito di Pena: La Cassazione chiarisce il Trattato Italia-Uruguay (Sentenza n. 17925/2025)

Nel panorama complesso del diritto penale internazionale, l'estradizione rappresenta uno degli strumenti più delicati e cruciali per la cooperazione giudiziaria tra Stati. La sua corretta applicazione è fondamentale per garantire che i responsabili di reati non trovino rifugio oltre confine, ma al contempo è essenziale che i diritti degli individui siano pienamente tutelati. In questo contesto, la Corte di Cassazione, con la sua recente sentenza n. 17925 del 10 aprile 2025 (depositata il 13 maggio 2025), ha fornito un'interpretazione chiarificatrice su un aspetto nodale dell'estradizione processuale, in particolare in relazione al Trattato bilaterale tra Italia e Uruguay.

Il Complesso Mondo dell'Estradizione e il Trattato Italia-Uruguay

L'estradizione è il procedimento mediante il quale uno Stato consegna una persona, imputata o condannata per un reato, a un altro Stato che ne ha fatto richiesta, affinché venga sottoposta a processo o sconti la pena. Questo meccanismo si fonda su accordi internazionali, come trattati bilaterali o convenzioni multilaterali, che stabiliscono le condizioni e le procedure per la consegna. Nel caso specifico, la pronuncia della Suprema Corte riguarda l'applicazione dell'articolo 2 del Trattato di estradizione bilaterale tra Italia e Uruguay, firmato l'11 maggio 2017 e ratificato in Italia con la Legge 25 novembre 2019, n. 151.

Tale trattato stabilisce un requisito specifico di pena detentiva di almeno due anni per l'estradabilità. La questione interpretativa che la Cassazione è stata chiamata a risolvere, nel procedimento che ha visto coinvolto l'imputato F. B. e il P.M. R. G., con Presidente A. C. ed Estensore E. C., verteva su come dovesse essere inteso questo requisito: se riferito alla pena massima prevista in astratto per il reato (pena edittale) o alla pena che in concreto sarebbe stata inflitta o era stata inflitta.

La Cassazione Definisce il Requisito di Pena: Analisi della Sentenza n. 17925/2025

La sentenza in esame, rigettando il ricorso contro una decisione della Corte d'Appello di Brescia, ha ribadito e chiarito un principio fondamentale. Ecco la massima della Corte di Cassazione, un punto di riferimento essenziale per gli operatori del diritto:

In tema di estradizione processuale, il requisito di pena detentiva di almeno due anni, richiesto dall'art. 2 del Trattato di estradizione bilaterale tra Italia e Uruguay dell'11 maggio 2017, ratificato con legge 25 novembre 2019, n. 151, ai fini dell'estradabilità verso l'uno o l'altro Stato, va riferito alla pena edittale massima contemplata nelle legislazioni di entrambi i Paesi per l'ipotesi criminosa oggetto della richiesta.

Questa statuizione è di cruciale importanza. La Corte ha stabilito che il criterio da adottare non è la pena concretamente irrogata o quella che si presume verrà inflitta, ma la

Studio Legale Bianucci