Nel panorama giuridico italiano, la sentenza n. 11138 del 24 aprile 2024 della Corte di Cassazione rappresenta un'importante riflessione sul delicato tema dell'adozione e della dichiarazione di adottabilità. La Corte, richiamando la sentenza n. 183 del 2023 della Corte Costituzionale, sottolinea l'importanza di considerare l'interesse del minore nel contesto delle relazioni affettive con la famiglia biologica.
L'articolo 27 della legge n. 184 del 1983, che regola le adozioni in Italia, prevede che la dichiarazione di adottabilità possa essere disposta solo quando il giudice accerta la situazione di abbandono del minore. Tuttavia, la recente interpretazione fornita dalla Corte Costituzionale impone al giudice di valutare attentamente se la cessazione delle relazioni socio-affettive con la famiglia di origine sia davvero conforme all'interesse del minore. Questo approccio si distacca da una visione puramente formale, richiedendo una considerazione più profonda del legame affettivo, che può influenzare il benessere del minore.
La Corte di Cassazione, nella sentenza in commento, ha rigettato il ricorso per confermare che, in sede di dichiarazione di adottabilità, è fondamentale non solo accertare la situazione di abbandono, ma anche considerare il mantenimento dei rapporti con la famiglia di origine, se ciò risponde all'interesse del minore. Nella fattispecie esaminata, è emerso un legame affettivo significativo tra i minori e la madre e la nonna, il che ha portato il giudice a decidere di non recidere tali rapporti.
Dichiarazione di adottabilità - Art. 27 della l. n. 184 del 1983 - Lettura costituzionalmente orientata - Corte cost. n. 183 del 2023 - Interesse del minore a mantenere rapporti con la famiglia di origine - Valutazione - Necessità - Fattispecie. In tema di dichiarazione di adottabilità, l'interpretazione costituzionalmente orientata dell'art. 27, comma 3, della l. n. 184 del 1983, di cui alla sentenza della Corte cost. n. 183 del 2023, impone al giudice di valutare se la cessazione delle relazioni socio-affettive con la famiglia biologica, in conseguenza della rottura del legame giuridico-parentale, sia in concreto conforme all'interesse del minore. (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza impugnata che, in sede di dichiarazione di adottabilità, aveva consentito che non venissero recisi i rapporti dei minori con la madre e la nonna, in ragione del legame affettivo emerso all'esito della c.t.u.).
Questa sentenza ha diverse implicazioni per il diritto di famiglia e per le pratiche di adozione. Tra queste, è possibile evidenziare:
La sentenza n. 11138 del 2024 della Corte di Cassazione segna un passo importante verso una maggiore tutela dei diritti dei minori in situazioni di adozione. Riconoscendo l'importanza dei legami affettivi con la famiglia di origine, la Corte offre uno spunto di riflessione per tutti gli operatori del diritto e per le famiglie coinvolte nel processo di adozione. L'analisi attenta e personalizzata delle relazioni affettive rappresenta un elemento fondamentale per garantire il benessere dei minori e il rispetto dei loro diritti.