La sentenza n. 32162 del 19 giugno 2024 emessa dalla Corte di Cassazione offre spunti di riflessione importanti sulla questione del concorso anomalo di persone nel reato e sulla legittimità costituzionale dell'articolo 116 del codice penale. In questo contesto, il Giudice ha ribadito l'importanza di distinguere tra i vari istituti giuridici, evidenziando le differenze tra l'aberratio delicti e il concorso anomalo, sottolineando con fermezza la manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale sollevata.
La Corte ha esaminato la questione di legittimità costituzionale dell'art. 116 cod. pen., in relazione all'art. 3 della Costituzione, con riferimento al trattamento sanzionatorio meno grave previsto dall'art. 83 cod. pen. per il reato aberrante monolesivo. Secondo il Giudice, i due istituti non sono identici, poiché mentre nell'aberratio delicti il soggetto agente è unico e l'azione commessa è diversa da quella preordinata, l'istituto di cui all'art. 116 è caratterizzato da una maggiore pericolosità derivante dall'azione criminosa collettiva.
Questione di legittimità costituzionale dell'art. 116, cod. pen. in relazione all’art. 3 Cost., con riferimento al meno grave trattamento sanzionatorio previsto dall’art. 83, cod. pen. - Manifesta infondatezza - Ragioni. In tema concorso anomalo di persone nel reato, è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 116 cod. pen. in relazione all'art. 3 Cost., con riferimento al trattamento sanzionatorio meno grave previsto dall'art. 83 cod. pen. per il reato aberrante monolesivo, trattandosi di istituti non identici tra loro, in quanto, mentre nella cd. "aberratio delicti" il soggetto agente è uno solo e la condotta colposamente posta in essere è diversa da quella dolosamente preordinata, l'istituto di cui all'art. 116 è connotato da una maggiore pericolosità determinata dall'azione criminosa collettiva, nonché dal colposo affidamento del soggetto che non ha voluto il reato diverso, all'attività dolosa altrui su cui non ha alcun dominio.
Questa sentenza ha rilevanti implicazioni per il diritto penale italiano, in quanto chiarisce i confini tra le diverse forme di partecipazione al reato. La Corte ha messo in evidenza come il concorso anomalo di persone nel reato comporti un grado di responsabilità diverso rispetto all'aberratio delicti. Questo è fondamentale per la corretta applicazione delle sanzioni, in quanto il trattamento sanzionatorio deve riflettere la reale pericolosità del comportamento del soggetto.
La sentenza n. 32162 del 2024 rappresenta un'importante tappa nella riflessione giuridica riguardante il concorso di persone nel reato. L'affermazione della manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale proposta pone un freno a interpretazioni estensive dell'art. 116 cod. pen., garantendo una maggiore coerenza nell'applicazione delle norme penali. È fondamentale che i professionisti del diritto prendano nota di queste distinzioni per orientare al meglio le proprie strategie difensive.