La recente sentenza n. 44064 del 23 ottobre 2024, emessa dalla Corte di Cassazione, offre un'importante riflessione riguardo alla figura dell'organizzatore in tema di associazione per delinquere. Questo pronunciamento sottolinea come la qualifica di organizzatore non richieda necessariamente un ruolo di coordinamento diretto nell'attività altrui, ma si concentri piuttosto sulla capacità di curare l'impiego delle risorse e delle strutture associative per la realizzazione di un programma criminoso.
Secondo la sentenza, la qualifica di organizzatore spetta a colui che, in autonomia, coordina e gestisce le risorse necessarie per l'attuazione di un progetto delinquenziale. Questo implica che l'individuo in questione deve:
È interessante notare come la Corte ribadisca che non è indispensabile che l'organizzatore abbia compiti di direzione o di coordinamento rispetto ad altri membri dell'associazione. Questo aspetto è fondamentale per comprendere la varietà dei ruoli che possono esistere all'interno di un'organizzazione criminale e la responsabilità di ciascun individuo.
Qualifica di organizzatore - Criteri di individuazione. In tema di associazione per delinquere, la qualifica di organizzatore spetta a colui che, in autonomia, cura il coordinamento e l'impiego delle strutture e delle risorse associative nonché reperisce i mezzi necessari alla realizzazione del programma criminoso, ponendo in essere un'attività che assume i caratteri dell'essenzialità e dell'infungibilità, non essendo, invece, necessario che lo stesso sia anche investito di compiti di coordinamento e di direzione dell'attività di altri soggetti.
Questa massima rappresenta un'importante guida per i giudici e gli operatori del diritto, poiché chiarisce i confini e le responsabilità legate alla figura dell'organizzatore. La distinzione tra organizzatore e semplice partecipante all'associazione è cruciale per determinare le responsabilità penali e le eventuali sanzioni.
In conclusione, la sentenza n. 44064 del 2024 offre un'importante interpretazione del ruolo dell'organizzatore in un contesto di associazione per delinquere. La Corte di Cassazione, attraverso questa decisione, non solo chiarisce le responsabilità legate a tale figura, ma contribuisce anche a delineare un quadro giuridico più preciso riguardo al fenomeno delle associazioni criminali. È fondamentale che gli operatori del diritto considerino questi criteri nella loro attività, per garantire una corretta applicazione delle norme e una giustizia equa.