L'Ordinanza n. 341 del 8 gennaio 2025, emessa dalla Corte di Cassazione, rappresenta un'importante pronuncia in materia di risarcimento del danno, con particolare riferimento alla liquidazione equitativa. La decisione, presieduta dal Giudice Alberto Giusti e con relatore Clotilde Parise, affronta le delicate questioni legate al potere discrezionale del giudice di merito nella determinazione dell'ammontare del risarcimento.
La Corte chiarisce che il potere discrezionale del giudice nella liquidazione equitativa del danno implica un'attenta valutazione di tutti i fattori pertinenti. Questo significa che il giudice deve considerare vari elementi che possono influire sull'entità del danno, operando un bilanciamento prudente tra di essi.
Risarcimento del danno - Liquidazione equitativa - Potere discrezionale del giudice di merito - Contenuto - Incensurabilità in cassazione - Limiti - Fattispecie. In tema di risarcimento del danno, il potere discrezionale del giudice di liquidazione in via equitativa comporta un giudizio di prudente contemperamento dei vari fattori di probabile incidenza sul danno e non è censurabile in sede di legittimità, purché la motivazione dia adeguatamente conto del peso specifico attribuito a ciascuno di essi nel caso concreto e consenta di ricostruire il percorso logico seguito e di verificare il rispetto dei principi del danno effettivo e dell'integralità del risarcimento. (Principio applicato in un giudizio di accertamento della paternità, in cui non era stato adeguatamente spiegato il criterio per la quantificazione monetaria degli esborsi sostenuti dalla madre per il mantenimento e la cura del figlio).
Nel caso specifico, l'ordinanza si è occupata di un giudizio di accertamento della paternità, dove era emersa una criticità significativa: la mancanza di chiarezza nel criterio utilizzato per quantificare i costi sostenuti dalla madre per il mantenimento e la cura del figlio. È fondamentale che, in tali situazioni, il giudice non solo applichi i principi di diritto, ma fornisca anche una motivazione dettagliata che consenta di comprendere il percorso logico seguito nella quantificazione del danno.
In sintesi, l'Ordinanza n. 341 del 2025 rappresenta un importante riferimento per i giudici e gli operatori del diritto, poiché ribadisce la necessità di un'adeguata motivazione nelle decisioni relative al risarcimento del danno. La Corte di Cassazione, confermando il potere discrezionale del giudice di merito, sottolinea l'importanza di garantire un risarcimento equo e coerente con i principi di integralità e risarcimento del danno effettivo, aspetti fondamentali per la tutela dei diritti delle parti coinvolte.