Sentenza n. 17419 del 2023: La Cassazione sulla possibilità di impugnazione della sentenza di proscioglimento

La sentenza n. 17419 del 4 aprile 2023, emessa dalla Corte di Cassazione, ha trattato un tema cruciale nel campo del diritto penale: la possibilità di impugnazione delle sentenze di proscioglimento emesse dal giudice per le indagini preliminari (GIP). Questo articolo si propone di analizzare il contenuto della sentenza, evidenziando i suoi aspetti significativi e le implicazioni legali per gli operatori del diritto e per i cittadini.

Il contenuto della sentenza

La Corte ha affermato che la sentenza di proscioglimento, deliberata dal GIP in seguito a una richiesta di decreto penale di condanna, può essere impugnata esclusivamente tramite ricorso per cassazione. Questa affermazione è di particolare rilevanza poiché chiarisce i limiti dell’impugnazione in fase preliminare, dove le scelte del GIP sono in genere definitive in assenza di un procedimento ulteriormente giurisdizionale.

Richiesta di decreto penale di condanna - Sentenza di proscioglimento deliberata dal giudice per le indagini preliminari - Impugnazione esperibile. La sentenza di proscioglimento, emessa dal giudice per le indagini preliminari investito della richiesta di decreto penale di condanna, può essere impugnata solo con ricorso per cassazione.

Le implicazioni legali della decisione

Questa decisione si inserisce in un contesto giuridico più ampio, in cui la Corte di Cassazione ha già espresso posizioni simili in precedenti sentenze. Ad esempio, la massima precedente n. 11236 del 2015 e la n. 34794 del 2022 avevano già posto l'accento sulla limitazione dell'impugnazione delle sentenze di proscioglimento. Le norme di riferimento, compresi gli articoli 568 e 459 del Nuovo Codice di Procedura Penale, stabiliscono chiaramente il quadro legale entro cui queste decisioni si inseriscono.

  • Articolo 568: Riguarda le modalità di impugnazione delle sentenze.
  • Articolo 459: Disciplina il procedimento per decreto penale di condanna.
  • Articolo 129: Stabilisce i casi di non luogo a procedere.

Conclusioni

In conclusione, la sentenza n. 17419 del 2023 costituisce un importante punto di riferimento per gli avvocati e per chiunque si occupi di diritto penale. Essa chiarisce che, in caso di proscioglimento, l'unico rimedio esperibile è il ricorso per cassazione, sottolineando il valore della certezza giuridica e della stabilità delle decisioni prese in fase preliminare. Tale pronuncia invita a riflettere sull'importanza di una corretta gestione dei procedimenti penali, affinché i diritti delle parti siano sempre rispettati e tutelati.

Studio Legale Bianucci