Evasione e Arresti Domiciliari: Commento alla Sentenza n. 37428 del 2023

La sentenza n. 37428, depositata il 13 settembre 2023 dalla Corte di Cassazione, offre spunti di riflessione importanti sulla materia degli arresti domiciliari e sull'eversione delle misure cautelari. In particolare, la Corte si è pronunciata sul caso di un individuo, M. S., sottoposto a arresti domiciliari e autorizzato a uscire in determinati orari per recarsi presso un centro per le dipendenze (Sert). Tuttavia, in quella stessa fascia oraria, l'imputato commise un furto in un'altra parte della città, sollevando interrogativi giuridici rilevanti.

Il Contesto Normativo

La legge italiana, in particolare l'articolo 385 del Codice Penale, disciplina l'evasione, definendo le condotte che possono integrare questo reato. L'aspetto cruciale della sentenza riguarda l'interpretazione dell'elemento oggettivo della condotta di evasione. La Corte ha chiarito che il semplice allontanamento dal domicilio non costituisce di per sé evasione, a meno che non si verifichi l'intenzione di commettere un reato.

ELEMENTO OGGETTIVO (MATERIALE) - Arresti domiciliari - Autorizzazione a lasciare il domicilio coatto - Allontanamento dal percorso consentito per commettere un reato - Evasione - Sussistenza - Fattispecie. Integra il delitto di evasione la condotta di chi, essendo sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, con autorizzazione ad assentarsi in determinati giorni ed orari onde raggiungere per la via più breve determinati luoghi, si allontani dal percorso consentito per commettere un reato. (Fattispecie relativa a detenuto sorpreso dalla polizia giudiziaria mentre, nella stessa fascia oraria in cui era stato autorizzato a recarsi presso il Sert, commetteva un furto in altra parte della città).

Analisi della Fattispecie

Nel caso in esame, l'individuo era stato autorizzato a recarsi al Sert, ma ha deciso di deviare dal percorso consentito per compiere un furto. Questo comportamento non solo infrange le disposizioni impartite nel provvedimento di arresti domiciliari, ma integra anche il delitto di evasione, come chiarito dalla Corte. È interessante notare che la Corte di Cassazione ha fatto riferimento a precedenti giurisprudenziali, rafforzando così la sua posizione in merito alla necessità di interpretare rigorosamente le norme relative all'evasione.

  • Arresti domiciliari: misure cautelari alternative alla detenzione.
  • Evasione: condotta penalmente rilevante in caso di violazione delle condizioni imposte.
  • Importanza del rispetto delle autorizzazioni: il rischio di conseguenze penali.

Conclusioni

La sentenza n. 37428 del 2023 rappresenta un importante punto di riferimento per la giurisprudenza in materia di arresti domiciliari e evasione. Essa sottolinea come l'autorità di lasciare il domicilio non debba essere intesa come una libertà assoluta, ma come un permesso che deve essere esercitato nel rispetto delle condizioni stabilite. La Corte ha ribadito che ogni deviazione dal percorso autorizzato, con l'intento di commettere un reato, integra la fattispecie dell'evasione, richiamando l'attenzione sull'importanza della legalità e del rispetto delle regole nel contesto delle misure cautelari.

Studio Legale Bianucci