Commento alla Sentenza n. 37789 del 2023: le Impugnazioni in Assenza e la Riforma Cartabia

La sentenza n. 37789 del 3 luglio 2023, depositata il 14 settembre 2023, rappresenta un importante intervento della Corte di Cassazione in tema di impugnazioni e della nuova disciplina introdotta dalla Riforma Cartabia. In particolare, la Corte ha chiarito la rilevanza della data di lettura del dispositivo rispetto a quella del deposito della motivazione, stabilendo un principio fondamentale per i processi pendenti.

Il Contesto Normativo della Riforma Cartabia

La Riforma Cartabia, attraverso il decreto legislativo n. 150 del 10 ottobre 2022, ha introdotto significative modifiche al codice di procedura penale, in particolare riguardo alla gestione delle impugnazioni. L'articolo 89, comma 3, stabilisce un regime transitorio per le impugnazioni, ancorando l'applicabilità delle nuove disposizioni al momento della lettura del dispositivo e non al deposito della motivazione.

Questa distinzione è cruciale per comprendere come la Corte abbia applicato il nuovo regime ai casi in cui l'imputato è stato giudicato in assenza, come nel caso di M. J., il quale ha visto respinta la sua impugnazione in quanto tardiva.

Analisi della Massima della Sentenza

Dell'imputato giudicato in assenza - Nuova disciplina introdotta dalla cd. Riforma Cartabia in relazione ai processi pendenti - Disposizioni transitorie - Rilevanza della data di lettura del dispositivo - Sussistenza - Fattispecie. In tema di impugnazioni, il termine al quale la disciplina transitoria di cui all'art. 89, comma 3, d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 àncora l'applicabilità del nuovo regime previsto agli artt. 581, commi 1-ter e 1-quater e 585, comma 1-bis, cod. proc. pen., va riferito al momento della lettura del dispositivo e non già a quello del deposito della motivazione. (In applicazione del principio, la Corte ha ritenuto immune da censure la decisione che aveva dichiarato tardivo l'appello avverso una sentenza pronunciata prima del 30 dicembre 2022, con termine per il deposito della motivazione successivo a tale data, sul rilievo che non fosse applicabile l'art. 585, comma 1-bis, cod. proc. pen.).

La Corte ha quindi affermato che, per determinare se un'appello sia da considerarsi tardivo, è necessario fare riferimento al momento della lettura del dispositivo della sentenza, piuttosto che alla data di deposito della motivazione. Questa distinzione porta a una maggiore chiarezza e certezza nel processo penale, evitando problematiche legate a interpretazioni diverse delle tempistiche.

Le Implicazioni della Sentenza

Le implicazioni di questa sentenza sono rilevanti non solo per il caso specifico, ma per tutti i processi penali in corso. Le parti coinvolte in un processo devono prestare particolare attenzione ai termini di impugnazione, poiché ora è chiaro che la data di lettura del dispositivo gioca un ruolo cruciale. I legali che seguono casi di impugnazione dovranno quindi adeguare la propria strategia e consulenza tenendo presente questo nuovo orientamento.

  • Chiarezza nella tempistica delle impugnazioni
  • Necessità di adeguare le strategie legali
  • Rafforzamento dei diritti delle parti coinvolte

Conclusioni

In conclusione, la sentenza n. 37789 del 2023 offre un'importante interpretazione della Riforma Cartabia, sottolineando l'importanza della data di lettura del dispositivo nella gestione delle impugnazioni. Gli avvocati e i professionisti del diritto devono rimanere aggiornati su queste modifiche, assicurandosi che i diritti dei loro assistiti siano sempre tutelati nel rispetto delle nuove disposizioni.

Studio Legale Bianucci