La sentenza n. 22963 del 2023 e il procedimento per irrilevanza del fatto nel diritto minorile

La sentenza n. 22963 del 2023, emessa dal Tribunale per i Minorenni, si distingue per la sua rilevanza nell'ambito del diritto minorile, affrontando la questione della definizione anticipata del procedimento e l'importanza del rispetto delle norme processuali, in particolare l'articolo 127 del codice di procedura penale. Questo articolo è fondamentale poiché stabilisce le modalità con cui il giudice deve intervenire in tali casi, evidenziando come il rispetto del contraddittorio sia un elemento imprescindibile per garantire un giusto processo.

Il contenuto della sentenza

La Corte ha annullato senza rinvio una decisione del Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale per i Minorenni di Roma, che aveva dichiarato un “non luogo a procedere” per irrilevanza del fatto. Questa decisione è stata ritenuta nulla in quanto non è stata rispettata la procedura camerale partecipata, come previsto dall'art. 127 c.p.p. per tali situazioni. In sostanza, la Corte ha sottolineato che non è sufficiente una mera definizione del procedimento; essa deve seguire forme specifiche per garantire che tutte le parti coinvolte possano esercitare i propri diritti.

Tribunale per i minorenni - Definizione anticipata del procedimento - Non luogo a procedere per irrilevanza del fatto - Osservanza delle disposizioni previste dall'art. 127 cod. proc. pen. - Obbligatorietà - Fattispecie. La sentenza di non luogo a procedere per irrilevanza del fatto nei confronti del minorenne deve essere pronunciata dal giudice per le indagini preliminari con la procedura camerale partecipata, conformemente alle disposizioni di cui all'art. 127 cod. proc. pen., e non "de plano". (Fattispecie in cui la Corte ha dichiarato la nullità, per violazione delle norme sul contraddittorio, della decisione di non doversi procedere per irrilevanza del fatto sul rilievo che il consenso prestato dagli imputati alla definizione del processo allo stato degli atti non rilevasse ai fini della corretta formalità del rito). (Conf.: n. 564 del 1992, Rv.192809-01).

Le implicazioni della sentenza

Questa sentenza ha conseguenze significative per il diritto minorile e per come vengono gestiti i procedimenti che coinvolgono i minorenni. Le norme sul contraddittorio non sono semplici formalità, ma garanzie fondamentali per assicurare che i diritti di tutti gli imputati, e in particolare dei minorenni, siano tutelati. La Corte ha chiarito che, anche in presenza di un consenso da parte degli imputati alla definizione del processo, questo non esime il giudice dall'osservanza delle procedure previste, evidenziando un principio cardine del diritto penale: il rispetto della legalità e delle forme stabilite dalla legge.

  • Riconoscimento del diritto di difesa
  • Obbligo di seguire procedure specifiche
  • Valutazione della rilevanza del fatto

Conclusioni

In conclusione, la sentenza n. 22963 del 2023 rappresenta un'importante pietra miliare nel panorama del diritto minorile, riaffermando l'importanza del rispetto delle procedure e del contraddittorio. È fondamentale che i professionisti del settore legale prestino attenzione a tali pronunciamenti, poiché essi influenzano direttamente la tutela dei diritti dei minorenni all'interno del sistema giudiziario. La corretta applicazione delle norme, come evidenziato dalla Corte, è essenziale per garantire che la giustizia sia non solo un ideale, ma una realtà concreta per tutti, in particolare per i più vulnerabili.

Studio Legale Bianucci