Nel contesto giuridico italiano, il tema dello spaccio di droga è regolato non dal codice penale in senso stretto, ma dalla legge n. 309 del 1990, conosciuta anche come Testo Unico sugli Stupefacenti. Questa normativa disciplina le attività illecite legate alla produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti e psicotrope. Ma cosa dice esattamente la legge sulla detenzione di droga ai fini di spaccio?
La legge 309/90 costituisce una normativa speciale che si concentra in modo dettagliato sul fenomeno degli stupefacenti. Essa distingue tra la detenzione per uso personale e la detenzione ai fini di spaccio. Mentre la prima può essere soggetta a sanzioni amministrative, la seconda è considerata un reato.
"La legge 309/90 definisce rigidi parametri per determinare la quantità di droga considerata per uso personale."
Per determinare se la detenzione di droga è finalizzata allo spaccio, la legge considera diversi fattori:
Questi elementi permettono alle autorità di valutare l'intenzione dello detentore, distinguendo tra uso personale e attività di spaccio.
La detenzione di droghe ai fini di spaccio comporta severe conseguenze penali, tra cui la reclusione e pesanti multe. Le pene variano a seconda della quantità e della tipologia di sostanza, con aggravanti in caso di recidiva o coinvolgimento di minori.
Affrontare accuse di spaccio di droga può essere complesso e richiede una profonda conoscenza della legge. Se stai affrontando una situazione simile o desideri maggiori informazioni, non esitare a contattare lo Studio Legale Bianucci. Il nostro team di esperti è pronto a offrirti il supporto necessario per affrontare al meglio ogni sfida legale.