L'articolo 646 del codice penale italiano disciplina il reato di appropriazione indebita, un tema complesso e di grande rilevanza giuridica. Questo articolo si propone di chiarire le principali caratteristiche di questo reato e le implicazioni legali legate alla restituzione del bene.
L'appropriazione indebita si verifica quando qualcuno si impossessa di un bene mobile altrui, di cui ha il possesso ma non la proprietà, con l'intento di trarne un vantaggio personale. Questo reato si distingue dal furto in quanto l'autore ha già il possesso legittimo del bene, ma ne cambia la destinazione d'uso a proprio vantaggio.
La restituzione del bene oggetto di appropriazione indebita può influire sulla pena, ma non annulla il reato. La legge prevede che, in caso di restituzione spontanea prima del giudizio, ci possa essere una riduzione della pena o una valutazione più favorevole della condotta dell'imputato.
"Chi si appropria di cosa mobile altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a euro 1.032." - Art. 646 c.p.
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