La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20128 del 2025, stabilisce nuovi e più stringenti criteri per l'applicazione dell'aggravante dei maltrattamenti in famiglia commessi in presenza di minori. Un'analisi approfondita di come la giurisprudenza tutela lo sviluppo psico-fisico dei più piccoli, andando oltre il singolo episodio di violenza per configurare un reato di grave allarme sociale.
La Cassazione, con la sentenza n. 18740/2025, chiarisce un aspetto cruciale dei maltrattamenti in famiglia: il reato può persistere anche dopo la fine del rapporto sentimentale tra conviventi, purché permangano coabitazione e vulnerabilità della vittima. Un'analisi essenziale per comprendere la tutela legale per chi vive da 'separato in casa'.
La Corte Suprema aclara los límites dentro de los cuales, en sede de apelación interpuesta por el solo imputado, es legítimo transformar la imputación de actos persecutorios ex art. 612-bis c.p. en la más grave figura de maltrato familiar ex art. 572 c.p., a condición de respetar el principio de correlación, la previsibilidad del resultado y la prohibición de reformatio in peius.
La Corte Suprema aclara cuándo los maltratos ex art. 572 c.p. pueden sumarse a los actos de persecución agravados ex art. 612-bis c.p. en presencia de cese de la convivencia, a pesar de persistir la coparentalidad. Análisis de la decisión y su impacto práctico.